CONVENZIONE PIANO ARIA REGIONE
SICILIA STIPULATE DOPO APPROVAZIONE DECRETO 176 GAB 2007 CON UNIVERSITA’ MESSINA E PALERMO
CONCORDATE 205 E 2006 DAL DR. GENCHI
E PAGATI EX POST CON LE
CONVENZIONI
Audizione sulle problematiche inerenti il passaggio a livello di via Paestum e ilsistema ferroviario presso il comune di Ragusa.
Commissione QUARTA - Ambiente e Territorio 26 settembre 2013
La seduta inizia alle ore 11.00.
|
Il PRESIDENTE dichiara aperta la seduta e riferisce che sul tema relativo al piano regionale di risanamento della qualità dell’aria sono state intraprese numerose attività e auspica che si raggiungano dei risultati, vista la presenza dell’Assessore per il territorio e per l’ambiente.
L’onorevole CIRONE
ricorda gli atti
ispettivi che ha presentato e
la risoluzione approvata
in Commissione. Dichiara
che si tratta di un tema molto
delicato che coinvolge interessi
sensibili, quale la salute.
Rammenta dell’incontro che la Commissione ha tenuto
presso il comune di Melilli
e la grave
situazione che interessa
la popolazione della provincia di
Siracusa, che attendono risposte concrete e risolutive avverso i fattori
inquinanti causati dall’industrializzazione.
L’onorevole SORBELLO, in relazione alla zona di
Siracusa, considera prioritari
due obiettivi: da
una parte la necessità
della rivisitazione dell’autorizzazione integrata ambientale
e dall’altra la opportunità
di programmare una nuova
collocazione delle centraline, in grado di monitorare
costantemente gli agenti inquinanti.
Nonostante consideri apprezzabile l’attività svolta da parte della Provincia
di Siracusa e dall’ARPA,
allo stato attuale, un’area di
10 chilometri è interessata
da emissioni di sostanze altamente pericolose
provenienti dalle industrie
che sono ivi
insediate.
Il dott.
LICATA di BAUCINA, dirigente generale ARPA Sicilia, rinvia alle dichiarazione già espresse nella
seduta n. 56
dell’11 luglio scorso circa il piano
regionale di risanamento della qualità dell’aria,
ricordando che l’ARPA ha stipulato con l’assessorato del territorio
un protocollo per fornire i dati utili per l’adeguamento del
piano al decreto legislativo
13 agosto 2010, n. 155. Sulla
problematica riguardante la zona di Siracusa comunica che
ha trasmesso al Ministero dell’ambiente una nota con la quale viene chiesta una
rivisitazione dell’AIA nella zona de qua.
Tuttavia, non essendo organo competente ad inoltrare tale istanza è
stata trasmessa all’assessorato del
territorio affinchè provvedano.
Il sig.
GENCHI, CGIL, osserva che sei anni fa
Legambiente denunciava che il piano regionale sulla qualità dell’aria era
il prodotto di un copiato dal piano della
Regione Veneto. Nonostante una particolare attenzione mediatica,
non è susseguito alcun intervento. Infatti, il
piano contiene dei riferimenti
che non risultano
compatibili con il
territorio siciliano,anzi, vi sono
rinvii a territori pianeggianti
e percorsi che appartengono alla realtà veneta. E sebbene sia stata chiesta più volte la
revoca del piano, ancora oggi
sul sito dell’assessorato del
territorio si trova pubblicato
il suddetto piano
con delle lievi modifiche. Sulle
aree ad elevato rischio ambientale, come Siracusa, erano state stanziate ingenti somme
per il risanamento dell’aria, di cui non si è
visto alcun beneficio. Stigmatizza,
inoltre, i contenuti della recente
AIA sul petrolchimico di
Siracusa, che opera dei rinvii in un’ottica di prospettive future.
La sig.ra
LO BELLO, Assessore regionale per il territorio
e l’ambiente, esprime compiacimento per
le iniziative intraprese sull’argomento in merito al
quale ha dato
risposta alle interrogazioni presentate.
Ammette che il
piano in questione è stato frutto di una riproduzione di un piano
di altre regioni,
ma assicura che i dati
ivi contenuti sono della Regione siciliana. E su tali dati
si è provveduto a dare attuazione
mediante l’adozione di decreti
assessoriali.
Sostiene che
il ritiro del
piano comporterebbe una lacuna
e che, pertanto, sarebbe
più opportuno procedere ad
un aggiornamento dello stesso. Informa che ha avviato dei tavoli su
tale tema, affinchè la
Regione si adegui alle direttive del decreto legislativo n.
155 del 2010. Assicura che un’attenzione particolare è dedicata
all’aria di
Siracusa. A tal
proposito informa di
un prossimo incontro presso
il Ministero dell’ambiente sulla rivisitazione dell’AIA di cui
ha parlato il dott. LICATA di
BAUCINA e sulla rete di monitoraggio dati che deve essere attivata nella Regione. Deposita
una relazione redatta
dai propri uffici
sull’argomento datata il 22 marzo scorso.
L’onorevole SORBELLO
chiede che prima di procedere
alla rivisitazione dell’AIA vengano coinvolti gli
enti locali della
zona interessata.
Il dott. CAPILLI (uno dei redattori del Piano n.d.a.), dirigente dell’Assessorato del
territorio e dell’ambiente, riconosce che il piano sia stato copiato da
altre regioni, ma è operativo
da sei anni ed ha prodotto
anche effetti, contenuti in alcuni decreti assessoriali.
Il sig.
CIAMPOLILLO, Comitato Cittadino
Isola Pulita,rappresenta che il
piano attualmente ancora
vigente non contiene alcun
riferimento alle zone interessate
da cementifici. Chiede come l’Italcementi
presso Isola delle Femmine abbia
ottenuto l’AIA se tali zone
non risultano presenti nel piano.
Il PRESIDENTE
chiede chiarimenti in merito
al rilascio dell’AIA al
citato cementificio, senza il
presupposto, ovvero la previsione all’interno del piano regionale
Il dott.
CAPILLI riconosce che il piano
non contiene
alcunché sui cementifici, si limita a prevedere l’inventario regionale delle emissioni.
La dott.ssa NICOTRA, esperta in materia
ambientale, elenca una serie di
sostanze inquinanti che risultano presenti
in tutta la zona
di Siracusa. Riferisce che
le sostanze rilevate sono
altamente pericolose per la salute umana e
il decreto legislativo n. 155 non
le elenca tutte. Pertanto, propone che la Regione
si faccia carico di aggiungere all’elenco nazionale tali
sostanze mediante un atto proprio. Tra
queste ricorda le emissioni di
PM10 provenienti dalle torce del petrolchimico
che sono continuamente accese e le emissioni
provenienti dai camini. Dichiara,
inoltre, che nella zona sono presenti inceneritori i cui
controlli sono deferiti alle stesse
società titolari dell’impianto. Ritiene che i
controlli debbano essere
compiuti da un
organo esterno, quale potrebbe essere l’ARPA.
Il PRESIDENTE
condivide la proposta di
adottare un atto regionale, trattandosi di
materia che operando
in via restrittiva nel rispetto dell’ambiente e
della salute rientra tra le competenze regionali.
L’onorevole CIRONE
ritiene che la
soluzione sia da individuare nell’adozione di
un decreto assessoriale riferisce
di un lavoro di monitoraggio di
sostanze non soggette a controllo
da parte della prefettura.
Il sig. GENCHI rappresenta le anomalie delle
torce che sono sempre accese,
sostenendo che servono non come
segnale di mal
funzionamento, bensì per bruciare
alcune sostanze. Avverte sulla
necessità di intervenire a
disciplinare le bolle di raffineria, su cui riferisce di
avere redatto nel 2006, quando
prestava servizio presso l’assessorato
del territorio, una
relazione che contiene proposte
normative sulla materia.
Il sig.
LA ROSA, CGIL, suggerisce all’Assessore di avviare una consultazione con i rappresentanti
di tutte le categorie prima di redigere
un nuovo piano sulla qualità dell’aria.
E aggiunge che tale piano deve essere coordinato con gli altri piani
regionali, quale ad esempio quello dell’energia.
Il Prof.
LOMBARDO, Università di
Palermo, contesta le modalità
di redazione del piano, non
essendo sufficiente inserire
dei dati di una regione in un contesto di un’altra regione.
Il PRESIDENTE condivide il suggerimento di
creare una rete di coordinamento tra tutti i
piani regionali.
L’Assessore
LO BELLO chiarisce che gli effetti citati che il piano
ha finora prodotto
sono effetti relativi
all’organizzazione
amministrativa. Ritiene
meritorio il contributo che la Commissione sta offrendo
con la seduta odierna. Si impegna ad organizzare un incontro con le parti presenti successivo
al confronto con
gli organi
ministeriali.
Il sig. CIAMPOLILLO ribadisce l’opportunità di
revocare il piano attualmente pubblicato sul sito
dell’assessorato.
Il PRESIDENTE dichiara concluso il primo punto all'ordine del giorno e passa al secondo punto.
Il PRESIDENTE dichiara concluso il primo punto all'ordine del giorno e passa al secondo punto.
Sig.ra LO BELLO Maria, assessore regionale per il territorio e l'ambiente
Dott. BARTOLOTTA Antonino, assessore regionale per le infrastrutture e la mobilità Dott. GULLO Gaetano, dirigente generale dipartimento regionale ambiente Dott. ARNONE Giovanni, dirigente generale dipartimento regionale infrastrutture, mobilità e trasporti Dott. LICATA di BAUCINA Francesco, dirigente generale ARPA Sicilia Dott. PICCITTO Federico, sindaco del comune di Ragusa Ing. CUCINOTTA Andrea, direttore generale responsabile per la Sicilia di RFI Prof. LOMBARDO Alberto, Università di Palermo Dott. FONTANA Domenico, Legambiente Sicilia Sig. LA ROSA Alfio, CGIL Sig. GENCHI Gioacchino, CGIL Sig. JANNI Leandro, Italia Nostra Sig. PALMIERI Angelo, WWF Prof. SOLARINO Luigi, Decontaminazione Sicilia Sig. CASELLA Mario, Decontaminazione Sicilia Sig.a BIANCO Asessandra, AugustAmbiente Sig. CIAMPOLILLO Giuseppe, Comitato Cittadino Isola Pulita Sig. GURRIERI Giuseppe, CUB trasporti provinciale Sig. RAGUSA Salvatore, CUB trasporti provinciale Sig. PATRIARCA Andrea, comitato pendolari e per il rilancio della ferrovia Sig. COSTA Giuseppe, comitato pendolari e per il rilancio della ferrovia Sig. FIRRINCIELI Sergio, comitato NO MURO Ambiente, verso un nuovo piano della qualità dell’aria
settembre 27, 2013 • 1 Comments
PALERMO – Il governo regionale sta lavorando ad un nuovo Piano regionale di risanamento della qualità dell’aria. Lo ha detto ieri, 26 settembre, in Commissione Ambiente all’Ars, l’assessore al ramo Mariella Lo Bello che ha anche accolto la richiesta di associazioni e della commissione Ambiente di “rendere più cogenti” i controlli sull’inquinamento dell’aria in Sicilia.
«Lo faremo attraverso un testo di legge anzi, se possibile, con decreto assessoriale», ha detto Lo Bello.
Al centro delle preoccupazioni della Commissione, Cgil e associazioni
ambientaliste, situazioni come quella dell’area industriale di Siracusa con
10 km di impianti industriali e alcuni inquinanti che, dice Trizzino “non
sono neppure contemplati nei decreti legislativi nazionali che regolano
la materia. E’ per questo che abbiamo chiesto un intervento legislativo
aggiuntivo che migliori e perfezioni la lotta all’inquinamento dell’aria
sull’isola”. Sotto i riflettori anche l’operato dell’Arpa.
«Ci sono situazioni paradossali– dice il presidente della Commissione,
industriali, per i controlli c’è un solo tecnico dell’Agenzia».
Un capitolo spinoso, quello dell’inquinamento dell’aria in Sicilia.
Non solo per lo scandalo del Piano regionale di risanamento finito nel mirino anche della Procura perché si scoprì – era il 2007, l’assessore era allora Rosanna Inerlandi e il dirigente responsabile, Salvatore Anzà –che il piano era un “copia incolla” di quello del Veneto, ma perché dopo il Piano di risanamento e soprattutto con norme più stringenti rispetto alle
emissioni inquinanti, molte aziende potrebbero essere chiamate a un
adeguamento degli impianti.
Ma quali sono i tempi del nuovo Piano regionale?
«Lo Bello – dice Trizzino –ha riferito alla Commissione che la programmazione generale è già all’esame del Ministero. E che, una volta avuto l’ok da Roma, il governo riunirà il Tavolo tecnico per stilare il Piano definitivo”.
Di fatto dal 2007 ad oggi, da quando cioé Legambiente svelò in una conferenza stampa che il Piano della Regione siciliana altro non era che la fotocopia di quello della Regione Veneto (risalente al 2000 e, bocciato dalla Commissione Europea), l’isola è rimasta senza un vero strumento di programmazione e pianificazione per il risanamento dell’aria. Per questo, lo scorso aprile i deputati del M5S avevano presentato all’Ars una interpellanza al presidente della Regione, Rosario Crocetta.
E il Gup di Palermo rinviato a giudizio, ad aprile, i presidenti Cuffaro e
Lombardo insieme ai rispettivi assessori all’Ambiente. A scandalizzare
l’opinione pubblica del Piano fotocopia fu il fatto che tra le parti copiate ce n’erano alcune che generavano, come si legge nell’interpellanza dei
Cinque Stelle “inedite comunanze climatiche tra il Veneto e la Sicilia:
tipo il sistema aerologico padano della Regione Sicilia o la limitazione
dell’utilizzo del riscaldamento domestico a causa della rigidità del clima».
http://www.ilmattinodisicilia.it/ambiente-verso-nuovo-piano-della-qualita-dellaria/#sthash.bAme1uee.dpuf
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IN SICILIA DAL 9 AGOSTO DELL’ANNO 2007 NON SI RESPIRA LA STESSA ARIA
Il “rigido clima della Sicilia” ci ha reso più Europei,
Oltre al “Bacino aerologico Padano” in Sicilia abbiamo le “piste ciclabili lungo l’argine dei fiumi e dei canali” presenti nei centri storici dei comuni siciliani
Oltre al “Bacino aerologico Padano” in Sicilia abbiamo le “piste ciclabili lungo l’argine dei fiumi e dei canali” presenti nei centri storici dei comuni siciliani
Dal 9 AGOSTO 2007 sembra che
in Sicilia sia mutato anche l'assetto autonomistico, dato che anche il
Parlamento, l’Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale,
come quello del Veneto”
Sono tornate le comunità montane, l'intero territorio è diventato pianeggiante sono nati il Sistema Ferroviario Metropolitano regionale (SFMR), il Comitato di indirizzo e Sorveglianza (CIS), i Tavoli Tecnici Zonali (TTZ), il bollettino dei Centri Operativi Provinciali (COP), ma, di contro, non c'è traccia dei 3 poli petrolchimici, delle centrali termoelettriche, dei cementifici e della distilleria più grande d'Europa; la Gazzetta Ufficiale Siciliana si chiama GUN e non GURS e tra i progetti previsti ne figura uno persino della Regione Lombardia approvato con Decreto della Giunta lombarda e corredato da varie Delibere della medesima Giunta; talune Direttive comunitarie e normative nazionali sono citate in via di emanazione o vigenti, nonostante siano intervenuti l'emanazione, il recepimento e in qualche caso l'abrogazione.
Per ogni eventuale dubbio esplicativo o interpretativo, a pag 26, cap 1,§ 1.6, sub § 1.6.1., era indicato il link http://servizi regionali.org/prtra/files/33/prtra/PRTRA-04.htm, salvo scoprire che non si era indirizzati ad un documento siciliano, ma direttamente al cap 4 del Piano della Regione Veneto.
Risultato:un pot-pourri di dati siciliani e soluzioni venete.
Per ogni eventuale dubbio esplicativo o interpretativo, a pag 26, cap 1,§ 1.6, sub § 1.6.1., era indicato il link http://servizi regionali.org/prtra/files/33/prtra/PRTRA-04.htm, salvo scoprire che non si era indirizzati ad un documento siciliano, ma direttamente al cap 4 del Piano della Regione Veneto.
Risultato:un pot-pourri di dati siciliani e soluzioni venete.
INDIVIDUATE LE
FONTI DA CUI SONO STATE LETTERALMENTE
TRATTE PAGINE INTERE DEL “Piano regionale di
coordinamento per la tutela della qualità dell’aria ambiente” approvato
con D.A. 176 9.08.2007
Complessivamente il “Piano
regionale di coordinamento per la tutela della qualità dell’aria ambiente”
approvato con D.A. 176 9.08.2007:
Le 241 pagine
risultano tratte dalle 323 pagine, o da porzioni di esse, tratte da 27 FONTI presenti anche in rete (N.B.: alcuni siti originari hanno subito cambiamenti negli anni, ma le pagine oggetto della copiatura sono state salvate)
Il “Piano regionale di coordinamento per la tutela della
qualità dell’aria ambiente” è stato COPIATO da:
- COPIATE dal “Piano Regionale di tutela e risanamento dell’atmosfera”
D.G.R. 902 del 4 Aprile 2003 D.G.R. 57 11 Novembre 2004 pagine n 131
- COPIATE dal "Piano regionale di tutela e risanamento dell'atmosfera" DGR 902 del 4 aprile 2003 D.G.R. 57 11 Novembre 2004 pagine n 131
- COPIATE da www.globalgeografia.it pagine n
4
- COPIATE da Programma Pluriennale regionale attuativo
regolamento CEE 2080 biennio 98/99 pagine n 6
- COPIATE da Il Turismo in Sicilia pagine
n 1
- COPIATE da www.sinanet.it pagine n 1
- COPIATE da Relazione Stato dell’Ambiente Agenda 21 Comune Palermo pagine 7
- COPIATE da Annuario
ARPA 2005 pagine n 18
- COPIATE da Annuario
ARPA 2004 pagine n 49
- COPIATE da Provincia Torino Ambiente Inquinamento Biossido di Azoto Zolfo pagine n 3
- COPIATE da Annuario ARPA 2006 pagine n 18
- COPIATE da AMIA Palermo realzione 1997 1998 pagine n 4
- COPIATE da AMIA PA III Relazione pagine
n 7
- COPIATE da Carta Climatica e Atlante Climatologico della
Sicilia pagine n 15
- COPIATE da Università Ferrara Tesi di Laurea
“L’Ambiente Naturale” pagine n 1
- COPIATE da Enea 1999 pagine n 4
- COPIATE da I Processi di desertificazione pagine n 1
- COPIATE da Istituto Veneto Tesi di Laurea pagine n 2
- COPIATE da Piano Provinciale Tutela Qualità aria Prov Autonoma
Trento pagine
n 1
- COPIATE da www.dirvit.it
inquinanti primari pagine n 6
- COPIATE da AMIA V Relazione pagine
n 9
- COPIATE da APAT Biomonitoraggio 2005 pagine
n 2
- COPIATE da Linee Guida Comprensorio del Mela pagine n 3
- COPIATE da ARPA Laboratorio Mobile Milazzo pagine n 15
- COPIATE da AMIA 3-4-5- Relazione pagine
n 1
- COPIATE da D.M. 261/02
Normativa pagine n 4
- COPIATE da Genchi Cammarata pagine
n 11
- COPIATE da Piano Direttore Assessorato Turismo Trasporti
Sicilia pagine n 3
A
cura del Comitato Cittadino Isola Pulita Isola delle Femmine
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/
PIANO REGIONE SICILIA DI
COORDINAMENTO PER LA TUTELA DELLA QUALITA’ DELL’ARIA AMBIENTE ADOTTATO CON D.A. N 176/GAB DEL 9 AGOSTO 2007
Il
Piano oltre a rappresentare un collage di capitoli, paragrafi ….. integralmente
trascritti da pubblicazioni di altri Enti ed Amministrazioni, riproduce
delle “inverosimili” SIMILITUDINI
SOMIGLIANZE COPIATURE REFUSI ERRORI …….con l’omologo piano:
IL “PIANO DELLA REGIONE VENETO PER LA TUTELA E IL
RISANAMENTO DELL’ARIA” (delibera 452 15 febbraio 2000) ADOTTATO CON
DELIBERAZIONE N 57 DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO L’11.11.2004 che
nell’APRILE 2006 LA COMMISSIONE AUROPEA BOCCIA
La distribuzione delle pagine del Piano Aria Regione Sicilia Copiato con il
relativo numero di pagine oltre al Piano
Veneto dalle oltre 20 fonti da cui si è “ricopiato”
Capitolo 1:
11 pagine del Piano Aria Sicilia Copiate dal Piano Veneto 16 Pagine. Pagine interamente copiate dal Piano Veneto in N° 16 (riportate
nel fascicolo da pagina 8 a pagina 16 e da pag 22 a pagina 28) Pagine
INTERE del Piano Sicilia interamente copiate oltre che dal Piano Veneto
dalle oltre 20 fonti in N° 8
Capitolo 2:
34 pagine del Piano Aria Sicilia Copiate dal Piano Veneto
Pagine interamente copiate dal Piano
Veneto in N° 15
(riportate nel fascicolo pagine 5-6-8-10-16-17-18-21-43-53 e da pag 55 a pagina 59) Pagine INTERE del
Piano Sicilia interamente copiate oltre che dal Piano Veneto dalle oltre
20 fonti in N° 19
Capitolo 3:
30 pagine del Piano Aria Sicilia Copiate dal Piano Veneto
Pagine interamente copiate dal Piano
Veneto in N° 10 (riportate nel fascicolo pagine
4-6-9-12-38 e da pag 46 a pag 9 e pag 56) Pagine INTERE del
Piano Sicilia interamente copiate oltre che dal Piano Veneto dalle oltre
20 fonti in N° 19
Capitolo 4-5-6-7-8-9-10-bibliografia glossario:
36 pagine del Piano Aria Sicilia Copiate dal Piano Veneto
Pagine interamente copiate dal Piano
Veneto in N° 27 (riportate nel fascicolo da pag
24 a pag 36 da pag 40 a pag 43 pagine 46 e 47- pagine 51-56-57-58 e da pagina
63 a pagina 66) Pagine INTERE del Piano Sicilia interamente copiate
oltre che dal Piano Veneto dalle oltre 20 fonti in N°
24
RIEPILOGO DEL NUMERO DI PAGINE COPIATE:
131 pagine del Piano Aria Veneto
ricopiate nel Piano Aria Regione Sicilia composto di 241 pagine Pagine intere copiate dal Piano Veneto in N° 68 Pagine INTERE del Piano Sicilia interamente
copiate oltre che dal Piano Veneto dalle oltre 20 fonti in N° 70
COMMISSIONE AMBIENTE REGIONE SICILIA AUDIZIONE PER RIMOZIONE DAL SITO
COMMISSIONE AMBIENTE REGIONE SICILIA AUDIZIONE PER RIMOZIONE DAL SITO DEL PIANO ARIA by Pino Ciampolillo
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