L’autorizzazione
Integrata Ambientale non è l’applicazione asettica di un insieme di tecniche e
di relative “prestazioni ambientali” ma piuttosto il risultato di un percorso
di analisi volto ad individuare l’assetto impiantistico e produttivo che
combina assieme i tre elementi cardine dell’IPPC: controllo combinato delle
emissioni aria-acqua-suolo, riferimento a standard tecnologici e gestionali di
settore, valutazioni delle condizioni locali.
Attori principali sono fondamentalmente le
amministrazioni che avranno il compito di rilasciare le autorizzazioni, i
gestori che le richiedono e la comunità locale destinataria indiretta delle scelte
delle pubblica amministrazione che dovrà provvedere al contemperamento degli
interessi di cui tali attori si fanno portatori all’interno del provvedimento
complesso.
Conferenze: 31 Luglio 2007-21
Novembre 2007-31 gennaio 2008-20 febbraio 2008-19 marzo 2008
Cambiamo Aria
Il Piano regionale per
la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia
stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in
Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a
Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile,
dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il
pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale
di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora
siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi
e dei canali"
presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in
questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è
diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
Un bel sogno che è stato
interrotto da quei materialisti di Legambiente che hanno rilevato come il Piano
sia, per usare un eufemismo, troppo simile a quello del Veneto. E dire che
porta la firma di ben nove eccellenti autori: dirigenti dell'Assessorato e
professori universitari, L'Assessore all'Ambiente Rossana Interlandi, dice che
nel caso in cui errori vi siano stati, questi devono essere accertati, e
comunque questo non legittima nessuno a parlare di plagio. L'Assessore ha
ragione, in primo luogo perchè ispirarsi a un piano esistente conferma la
teoria che riciclare conviene. E poi, non è che i piani regionali sono tutelati da diritto d'autore,
senno dovrebbero riconoscere anche i diritti Siae ai dirigenti e consulenti che
li preparano, Quidi è giusto che nessuno dei responsabili di questo piano cambi
aria. In fondo la Regione non è mica il Palermo Calcio, che dopo una partita
persa 5 a 0 con la Juve esonera l'allenatore. Bisogna prima accertarsi di non
aver perso la partita.
Se intanto il camponato
finisce, pazienza.
Gianpiero
Caldarella Sdisonorata Società Navarra editore
Piano Regione Sicilia Qualità e Tutella dell'Aria
Piano Regione Sicilia Qualità e Tutella dell'Aria
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